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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Inumani

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI inumani

Quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti è un gruppo che in Italia ha fatto cose grosse in carriera – fuori e dentro il palco. A noi non sempre i loro dischi hanno convinto, però bisogna essere sinceri: questo è un album davvero bello. Per vari motivi: intanto per la produzione di quel genio di Paolo Baldini, poi per la varietà dei suoni, per l’ottimo lavoro sulle costruzioni melodiche e per la capacità di mantenere alto il livello per tutta la durata della scaletta. E’ rock, quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti? Certo, ma questo album è anche una lezione per chi ha l’ambizione di fare pop in una certa maniera, perché l’orecchiabilità è maneggiata con attenzione e intelligenza.

Inumani” conta 11 pezzi per 42 minuti di musica. I primi 6 brani sono 6 potenziali singoli perché sono tutti dei gioiellini. La presenza di Jovanotti in “Persi nel telefono” e “In questa grande città” è discreta ed efficace. Attenzione: “In questa grande città” è un pezzone, tenetelo a mente. La seconda parte del disco perde qualcosina, ma una canzone come “La più forte” è imperdibile – le chitarre sono deliziose. Hanno contribuito al compact dei Tre Allegri Ragazzi Morti – fra gli altri – anche Maria Antonietta e Vasco Brondi de Le luci della centrale elettrica, entrambi con due ottimi brani: “E invece niente” e “Libera”. In conclusione: un lavoro notevole, assolutamente da ascoltare.

Review Overview

QUALITA' - 76%

76%

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