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TONNO Quando ero satanista

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I Tonno riescono nell’esperimento di mettere assieme i primissimi Radiohead con il Grignani degli esordi. Il risultato è un rock cantautorale non originalissimo dal punto di vista musicale, ma estremamente valido dal punto di vista lirico: i testi della band, infatti, sono scritti bene, con proprietà di linguaggio e raramente le rime sono chiuse in maniera poco efficace.

Quando ero satanista” ha uno stile preciso, in scaletta ci sono dieci pezzi per una durata che supera di un soffio i 30 minuti e almeno 3 o 4 brani sono dei potenziali singoli: “Sovrappensiero”, “Credevo di averti vista”, “Ragazza bonsai”, “La notte mi parla di te”. Ma in generale tutti gli episodi del disco hanno personalità e cercano di parlare di sentimenti e disagio usando un linguaggio fresco, mai scontato o banalotto. Forse avremmo messo i pezzi in un ordine diverso per creare un’atmosfera più solida all’intero ascolto, ma sinceramente l’album è bello, intenso e soprattutto non si impantana nel “già sentito” di questi tempi.

Fra le cose migliori ascoltate in ambito italiano in questo 2020.

Review Overview

QUALITA' - 72%

72%

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