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STEFANO BAROTTI Pensieri verticali

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Qualcosa funziona benissimo (“Vorrei essere” e “Povero è l’amore”), mentre qualcos’altro funziona meno. Il disco di Stefano Barotti parte da posizioni cantautorali per spingersi sin nei territori del pop ma senza mai metterci piede – anche “Giudizio non ho”, una canzone dalla forte orecchiabilità, alla fine resta ben aggrappata alla radice della canzone d’autore.

Pensieri Verticali” (OrangeHomeRecords) è un album penalizzato da una scaletta troppo corposa: 14 brani, infatti, sono eccessivi, perché non tutti aggiungono peso specifico al lavoro del cantautore toscano. Ma detto ciò, il compact è nel complesso carino e mette in mostra una buona proprietà di linguaggio nella scrittura dei testi. A dare una mano a Barotti compaiono qua e là il bravissimo Paolo Bonfanti e Jono Manson. Raffaele Abbate, il boss di OrangeHomeRecords, oltre alla produzione artistica, va a impreziosire un paio di canzoni col suo piano (“Vorrei essere” e soprattutto “Rose di Ottobre”). Fra le cose interessanti, la strumentale “Sulla pietra del pane sfidando il drago con la spada di San Giorgio”.

In conclusione: quello di Stefano Barotti è un disco che supera l’asticella della sufficienza senza fare troppa fatica, ma lavorando di sottrazione si sarebbe potuto dar vita a un lavoro ancora più omogeneo.

Review Overview

QUALITA' - 62%

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