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SERPENTI Serpenti

SERPENTI

Brutta bestia la musica italiana. Perché a volte segue logiche indecifrabili. Prendete il caso dei Serpenti. Nel 2012 hanno pubblicato un disco (omonimo) clamoroso. Eppure quel lavoro è passato quasi inosservato sui canali nazional-popolari. E attenzione, non parliamo di un prodottino buono per le nicchie o per la scena indipendente, ma di un album dal notevole potenziale commerciale.

Il secondo disco di questo duo pugliese è pieno di fascinazioni elettro pop, e anche a distanza di anni resta un piccolo gioiellino, perché sa essere avvolgente, fresco e incisivo, muovendosi con disinvoltura fra idee, prospettive e rimandi. Un album fatto ecezionalmente bene, che riesce a trovare linee melodiche coinvolgenti e che sembra nato per essere suonato dal vivo. Ad aprire il compact, “Tenax” di Enrico Ruggeri, poi delle restanti otto canzoni, almeno 5 sono delle potenziali hit e non è roba di poco conto, anzi. Dal cilindro noi tiriamo fuori la bellissima “Senza Dubbio” e “Uomo Donna”.

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