Cinema2021

RUN Aneesh Chaganty

run

Convinti (dal trailer) di essere pronti a immolarci sull’altare dei martiri, di quelli che vanno al cinema sapendo già di assistere a una proiezione mediocre, ci siamo accomodati in sala e – sorpresa – “Run” è un film serio, ben costruito, e con una trama fin credibile per quanto in alcuni passaggi si “stiri” la realtà per adattarla al contenuto. Insomma, una pellicola non originalissima – i meno giovani faranno correre la testa a “Misery non deve morire” – ma comunque solida, con un suo “perché”.

La trama. Diane ha cresciuto sua figlia Chloe, in cura per diabete, asma, problemi cardiaci e costretta su una sedia a rotelle, in isolamento per 17 anni, facendola studiare a casa. Le due hanno sviluppato una serrata routine giornaliera fatta di riabilitazione e di studio pianificando nel dettaglio ogni cosa, dieta compresa e sono in attesa di una lettera di accettazione da parte di un college per Chloe.

Sarah Paulson è la camaleontica protagonista. E la sua prova è così convincente, che il doppiaggio non toglie nulla alla sua interpretazione. Ovvio, il film è principalmente lei, tutto ruota attorno alla sua evoluzione, ma a sorreggerla ci sono una buonissima sceneggiatura e una Kiera Allen (la figlia, nella finzione) che nella seconda parte del film fa un figurone, riuscendo a dare profondità nel finale a un personaggio che in un’ora e mezza muta più volte. Davvero brava. Bravo anche Aneesh Chaganty a firmare una regia che soprattutto negli esterni dà il meglio di sé.

Insomma, un thriller vecchio stampo con un finale interessante.

Review Overview

SCORE - 7

7

Pulsante per tornare all'inizio
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.