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OCEANS ON THE MOON Tidal Songs

OCEANS-ON-THE-MOON

Andrea Leone (voce, chitarra, beats, tastiere) e Marco Martini (basso, tastiere, beats) si sono conosciuti sui banchi di scuola alla fine degli Anni Novanta. Nel 2012 hanno dato vita agli Oceans on the Moon, band che tende una mano ai Mogwai, ma che strizza l’occhio anche ai Radiohead e agli Interpol. Insomma, un progetto che si abbevera oltre i confini italiani e che mette assieme un po’ di tutto: elettronica, rock, suoni ombrosi e ritmiche calde. 

Tidal Songs” (New Model Label) è stato lavorato a Genova da quel genio di Mattia Cominotto ed è davvero un bel disco, perché riesce a destare l’attenzione dell’ascoltatore già nelle primissime battute. Certe fascinazioni sono evidentissime (“Prometheus Failure” sembra un omaggio ai Mogwai) ma guai a inquadrare gli Oceans on the Moon come un sottoinsieme di qualcosa di più pregiato: le idee ci sono e non si limitano a un copia-e-incolla di lavori altrui. Ciò che piace dell’album è la capacità di trasmettere coinvolgimento emotivo. 

La scaletta ridotta (appena otto brani) e la buona qualità complessiva invogliano al rapido riascolto. Il compact piace sia ad altissimo volume, sia suonato a volumi più bassi. Un difetto? In alcune canzoni si poteva osare molto di più con gli arrangiamenti.

Review Overview

QUALITA' - 71%

71%

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