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MASSIMO VOLUME Il Nuotatore

massimo volume il nuotatore

Toh, un altro disco dei Massimo Volume. E’ più o meno questo, quello che abbiamo pensato appena messo su “Il Nuotatore“: entusiasmo poco, curiosità poca, pregiudizi tanti. E invece il nuovo lavoro di Emidio Clementi e soci non è malaccio: estremamente interessante dal punto di vista lirico (le storie hanno profondità e personalità), accettabile sotto il piano sonoro, anche se ci sono più ombre che luci, soprattutto nell’arrangiamento e nelle chitarre troppo simili in troppi pezzi.

Insomma, per essere il disco di una band che ha attraversato indenne gli Anni Novanta, niente male. Il meglio è alle spalle, ma il presente non è un terreno arido e inospitale. Non gli si può chiedere – oggi – ai Massimo Volume di essere diversi da ciò che sono sempre stati, gli si può chiedere però di non essere caricature di loro stessi, e in questo senso non ci sono critiche da muovere al gruppo. Hanno ancora qualcosa da dire, e dopo così tanti anni è una vittoria mica da poco.

I brani migliori? “Fred” e “Mia madre e la morte del gen. José Sanjurjo”.

Review Overview

QUALITA' - 64%

64%

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