LUCA FAGGELLA Nachthexen

Streghe della Notte (in tedesco Nachthexen): così venivano definite le donne pilota del 588º Reggimento Bombardamento Notturno, unità d’aviazione sovietica della seconda guerra mondiale. Il reggimento, composto interamente da donne, inflisse tali danni ai tedeschi da venire da loro stessi considerato “il battaglione più pericoloso dell’aviazione sovietica”. Volavano solo di notte, a luci spente, su vecchi biplani Polikarpov Po-2.

Questo il prologo per inquadrare “Nachthexen“, che porta la firma di Luca Faggella, cantautore rock che continua il suo percorso in direzione ostinata e contraria. Il disco – che vede anche l’apporto importantissimo del sempre bravo Giorgio Baldi – non delude le attese e oltre a mettere in evidenza linee melodiche accattivanti, selvatiche, ha nella scrittura il suo pezzo forte, perché le 11 canzoni in scaletta sembrano un manipolazione genetica lungo i confini della poesia, della canzone d’autore e del rock. Il risultato è un album che ha tanto da dire, che sa anche intrattenere e che ha nella title track un episodio potentissimo. Il resto sono canzoni che sanno esprimere dolcezza e seduzione (come nel caso de “La Mosca” e di “Jericho”) ma anche graffi e pugni (come nel caso di “Clown Fail”). Insomma, nell’Era del rap-a-tutti-i-costi, il rock in Italia non muore, ma gorgoglia sotto la superficie.