L’ARTE DELLA DIFESA PERSONALE Riley Stearns
“L’arte della difesa personale” ci dice tre cose: 1. Jesse Eisenberg è davvero un grande attore, indubbiamente uno dei migliori della sua generazione, ed è un peccato che sia un po’ sottovalutato rispetto a tanti altri. 2. Si può fare una commedia con tratti drammatici usando idee, intelligenza e scrittura creativa, senza per forza di cose dover infarcire la trama di stupide battute o cose simili. 3. Il film di Riley Stearns ci dice che si può fare grande cinema anche con pochi mezzi.
La trama. Casey Davies è un timido ragazzo che lavora come contabile in un’azienda. Una sera, mentre va a comprare cibo per il suo bassotto, viene brutalmente aggredito da dei motociclisti. Una volta svegliato in ospedale, capisce che il trauma del pestaggio inizia a perseguitarlo. Inizia così la sua passione per il karate.
“L’arte della difesa personale” è un vero e proprio gioiellino perché in 100 minuti di proiezione mette assieme tante scene destinate a fissarsi nella mente dello spettatore. E in più c’è anche una trama per nulla banale, con dialoghi scritti meravigliosamente bene. Eisenberg è superlativo, ma anche Alessandro Nivola e Imogen Poots sono coprotagonisti di valore. E il cast di contorno porta il film a un livello superiore.
Insomma, un delitto lasciarselo sfuggire. Da vedere e rivedere.