Cinema2018

LA FORMA DELL’ACQUA Guillermo del Toro

forma acqua

Già il trailer ci aveva lasciato dei dubbi, la visione non ha fatto altro che confermarci le previsioni. “La forma dell’acqua” è un film ordinario, con qualche idea interessante, qualche guizzo, ma sinceramente se l’ambizione era creare una favola moderna, allora l’obiettivo non è stato centrato. Perché al netto delle buone intenzioni, la pellicola di Guillermo del Toro offre il fianco a legittime critiche indirizzate alla sceneggiatura (con dei dialoghi spesso mediocri) e al cast.

La trama. Elisa Esposito (Sally Hawkins), un’addetta alle pulizie affetta da mutismo, e la sua collega (Octavia Spencer), che lavorano all’interno di un laboratorio governativo, finiscono per imbattersi in una creatura anfibia. In particolare Elisa, spinta dalla solitudine, inizia a sviluppare un rapporto di amicizia con lo strano Essere.

Sally Hawkins fatica a creare empatia con il pubblico, penalizzata da un personaggio scritto maluccio. Anonima Octavia Spencer. Mentre si salva dal naufragio Michael Shannon, che nel ruolo del cattivo riesce a dare profondità e sfumature al suo personaggio.

Molto bella la fotografia di Dan Laustsen, brutte le musiche Alexandre Desplat, appena sufficiente il sonoro, così come la regia di Guillermo del Toro. In conclusione: un dramma con ambizioni sentimentali che solo in rarissimi passaggi riesce ad emozionare. Un film assolutamente sopravvalutato.

Review Overview

SCORE - 5.5

5.5

Pulsante per tornare all'inizio
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.