VANZ The destiny is unwritten
Vi diciamo subito che pur non essendo un disco dai suoni originalissimi, il punk dei Vanz è davvero interessante perché ha una fruibilità pop che consente anche a chi non frequenta solitamente certe sonorità di poter godere delle 13 canzoni in scaletta. “The destiny is unwritten” (Goodfellas) è il quarto lavoro della band guidata alla voce dal bravo Paolo Castriconi ed è un album che accelera appena ne ha la possibilità ben sostenuto da una sezione ritmica che si ritaglia il proprio spazio lasciando però campo libero alla melodia quando la situazione (soprattutto nei ritornelli) lo richiede. Insomma, è un compact che ha un ottimo equilibrio al suo interno.
Scaletta corposa ma estremamente agile: 13 pezzi per 36 minuti di musica. Il punk è la materia prima dei Vanz, ma rock e pop sono elementi fondamentali del suono. Dicevamo all’inizio dell’originalità: sulle musiche si è cercato di lavorare per personalizzare al meglio le atmosfere. Il risultato? Non tutti i brani hanno una loro identità immediata, ma va pur detto che già al primo ascolto le sensazioni sono positive. E tolte un paio di canzoni che fanno da contorno, il resto si lascia ascoltare più e più volte. Insomma, prova superata.
I pezzi migliori? “Not Your Turn” e la conclusiva “237 To The Moon”.